Prevenzione e informazione: sensibilizzare i lavoratori sul corretto uso dei DPI

Prevenzione e informazione: sensibilizzare i lavoratori sul corretto uso dei DPI

Sul luogo di lavoro è fondamentale essere al sicuro per preservare la propria salute da incidenti ed imprevisti.

La sicurezza è davvero un fattore imprescindibile, per cui ci dev’essere una collaborazione ad ogni livello – dal datore di lavoro, ai responsabili fino agli operai – per assicurare tutti i mezzi necessari per limitare il più possibile gli incidenti e le loro conseguenze.

DPI: cosa sono i Dispositivi di Protezione Individuale?

I Dispositivi di Protezione Individuale comprendono tutte le attrezzature e gli strumenti ideati per garantire una maggiore sicurezza sul lavoro, proteggendo chi li utilizza dai rischi che possono creare dei danni alla salute del lavoratore.

I DPI sono disponibili secondo diversi modelli e tipologie, in quanto possono essere applicati in più settori in modo da poter fornire una protezione adeguata per ogni livello di rischio che può essere riscontrato. 

È necessario che ogni articolo che rientra in questa denominazione segua attentamente delle caratteristiche imposte dalle normative inerenti.

I dispositivi di protezione individuale devono essere solidi, e rispettare degli standard di comfort, ergonomia e innocuità.
Anche le loro etichette devono tenere in considerazioni diversi punti, per cui deve essere messo in chiaro il nome del produttore, il codice del prodotto, la certificazione – ovvero il marchio CE, la classe di protezione e la norma EN di riferimento.

Inoltre, ogni dispositivo deve essere accompagnato dalla nota informativa d’uso, dalle istruzioni per l’uso e manutenzione, e dalla data di scadenza.

Qual è l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale?

L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, come accennavo prima, varia a seconda del loro modello, che dipende dalla categoria di appartenenza in cui rientrano.

Infatti, sono divisi a seconda del rischio che devono aiutare a prevenire:

La prima categoria prevede dei DPI pensati per proteggere da pericoli di lieve entità, come i guanti, le tute e gli occhiali che fungono da schermo nei confronti di condizioni atmosferiche, raggi solari, lievi urti ed azioni lesive, etc.

La seconda categoria comprende invece tutti i dispositivi che non rientrano nella prima e terza categoria, che invece comprende tutti i dispositivi di protezione individuale che risultano essere dei salvavita a tutti gli effetti.

Questi ultimi DPI sono progettati per salvaguardare l’incolumità dei lavoratori che si trovano a correre dei rischi gravi, che possono essere anche mortali. Sono pensati per proteggere da sostanze tossiche e/o irritanti, da aggressioni chimiche, radiazioni e tensioni elettriche pericolose. 

Inoltre, sono indispensabili anche nel caso ci si trovi ad altezze elevate e per proteggere da temperature eccessive, fuoco e situazioni in cui avvengono delle fusioni.

Si può quindi affermare che, tra questi dispositivi, troviamo tutto ciò che è in grado di proteggere i lavoratori da danni gravi o permanenti, o addirittura dalla morte.

DPI: cosa dice la legge?

I dispositivi di protezione individuale sono regolati da rigide normative, che ne regolano la progettazione e la fabbricazione, oltre che la loro applicazione.

Si fa rifermento quindi al Regolamento UE 2016/425 e del D.Lgs 81/08, il quale definisce i DPI, evidenziandone i requisiti e l’obbligo d’uso, compresi gli obblighi del datore di lavoro e quelli dei lavoratori.

RIKO expert
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